Buone notizie per le soluzioni di mobilità alternativa. ANIASA – Associazione Nazionale Industria dell’Autonoleggio e Servizio Automobilistico – ha dichiarato infatti che il nuovo decennio si è aperto con un trend estremamente positivo. A settembre 2019 i veicoli immatricolati con il NLT hanno superato la soglia record di 1 milione; la cifra, mai raggiunta prima di allora e destinata ad aumentare ancora, sintetizza il crescente interesse verso questa formula. A conferma del suo successo, ci sono anche i dati riguardanti le emissioni di gas nocivi nell’atmosfera; le recenti immatricolazioni coinvolgono infatti vetture appartenenti a classi ambientali considerate poco inquinanti. Vediamo insieme 3 auto ibride plug-in che noi esperti di noleggio ti consigliamo!
Auto ibride plug-in: iniziamo con qualche dato
Privati, liberi professionisti e aziende stanno cominciando a lasciar andare il concetto di proprietà per seguire una nuova direzione. A pesare adesso sui piatti della bilancia è la scelta della motorizzazione.
Il divieto di circolare, di cui sono state protagoniste le vetture diesel, ha duramente penalizzato questa tipologia di alimentazione; nel mondo del noleggio lungo termine è stata registrata infatti una discesa del 12%. Di contro, i veicoli a benzina hanno subito una rapida impennata – in parallelo alle emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera – mentre le soluzioni “ecologiche” faticano ad ingranare la marcia.
Un articolo pubblicato da ANIASA a fine gennaio annuncia infatti che il nostro parco auto è uno dei più anziani e inquinanti d’Europa; siamo secondi solo al Portogallo, che ci supera in fatto di “vecchiaia”. Stando a quanto riportato dalle statistiche, i veicoli Euro 5 e 6 erano una minoranza durante i primi sei mesi dello scorso anno; ad alzare la percentuale ha contribuito certamente il noleggio lungo termine, che ha chiuso il decennio con la totalità di vetture circolanti a bassa emissione.
Sebbene la maggioranza dei veicoli scelti con la formula del NLT sia ancora alimentata da combustibili tradizionali, soluzioni “green” stanno cominciando ad affermarsi sul palcoscenico della mobilità. Le auto elettriche sono ormai una realtà consolidata; i dati parlano infatti di un incremento del 42%. Non si può dire altrettanto per la tecnologia ibrida, probabilmente ancora poco conosciuta e considerata dai driver; anche se in crescita, il suo aumento percentuale è inferiore al 10%.
La risposta delle case automobilistiche
L’evento a Borgo Egnazia è la dimostrazione di questa inversione di tendenza nei confronti dell’ambiente. Il Gruppo FCA ha infatti presentato le versioni “ecosostenibili” dei suoi modelli più rappresentativi; dopo la Fiat 500 e la Panda full electric, il pubblico ha potuto ammirare le nuove Jeep dotate di tecnologia ibrida plug-in.
Sono tanti i marchi in tutto il mondo che considerano questa tipologia di motorizzazione un punto di svolta nella loro produzione. Toyota – capostipite dell’unione tra elettrico e combustibili “classici” – crede fortemente in un futuro a zero emissioni; a giugno verrà proposta infatti la versione aggiornata di Yaris 2020, vero e proprio simbolo del brand nipponico.
Quali auto ibride plug-in ti consigliamo con il NLT?
Tante case automobilistiche come Renault o Citroen si stanno preparando a mettere in commercio le versioni ibride plug-in di alcuni iconici modelli. Per loro, quindi, il 2020 sarà un anno decisivo; questa tecnologia, in grado di dimezzare le emissioni, sarà il banco di prova prima di passare a soluzioni totalmente “green”.
Nell’attesa vi proponiamo 3 auto ibride plug-in, che si distinguono dalla concorrenza per l’ottimo rapporto qualità/prezzo.
Mini Cooper S E Countryman ALL4
La tecnologia ad impatto zero non suona come una novità alle orecchie della casa automobilistica britannica, tra le più note nel panorama europeo. Infatti, già nel 2017 le offerte di mobilità sostenibile si sono ampliate includendo la prima Mini Countryman ibrida.
Per descrivere la versione plug-in è sufficiente una sola espressione: potenza allo stato puro. Le dimensioni importanti che caratterizzano la Mini Cooper ALL4 non rappresentano un ostacolo per questo SUV compatto; in poco meno di 7 secondi riesce a raggiungere la velocità di 100 km orari. Nessun confine è quindi insuperabile per la vettura adatta agli spostamenti cittadini come alle gite fuori porta lontano dalla città.
Capace di viaggiare in modalità completamente elettrica per circa 40 chilometri, ricaricare la batteria agli ioni di litio è molto semplice. La normale presa domestica – di potenza superiore ai 110 V – è infatti una valida alternativa alle colonnine installate nei centri delle principali metropoli.
Immagini provenienti dal sito ufficiale Mini www.mini.it
Volvo XC40 plug-in
La casa automobilistica svedese riserva un trattamento di favore a questa vettura; la considera un vero e proprio diamante allo stato grezzo, il cui valore è cresciuto dopo essere stata nominata Auto dell’Anno nel 2018. “L’assegnazione di questo premio arriva proprio al momento giusto. La XC40 contribuirà in modo significativo a favorire ulteriormente la nostra crescita”; con queste parole il Presidente e CEO di Volvo Cars ha commentato il successo ottenuto, lasciando intravedere il futuro grandioso che immagina per questo veicolo.
Dopo la versione full electric – che entrerà in commercio a fine 2020 – anche la tecnologia hybrid è pronta a fare il suo ingresso nel mercato.
Volvo promette un’esperienza di viaggio davvero unica ed efficiente a bordo della nuova XC40 ibrida plug-in. Le notevoli prestazioni verranno garantite da Twin Engine, un sistema che associa il tradizionale motore a benzina ad uno elettrico, permettendo varie modalità di guida adatte ad ogni occasione.
L’autonomia della batteria viene stimata attorno ai 40-50 km. Per fare il “pieno” Volvo suggerisce di utilizzare la presa elettrica domestica oppure una stazione di ricarica; in linea con la tecnologia ibrida “pura”, una parte dell’energia viene comunque recuperata nel momento in cui la vettura è in fase di frenata o di decelerazione.


Immagine proveniente dal sito ufficiale Volvo www.volvocars.com
Kia Niro plug-in
Ad assicurare il successo della Kia Niro plug-in è la perfetta combinazione di un motore a benzina ad uno elettrico, in grado di garantire un’autonomia di 65 chilometri. I consumi – come le emissioni di gas serra e sostanze inquinanti – sono talmente ridotti che è impossibile trovare motivi per non “mettersi al volante con la coscienza pulita”.
Per gli spostamenti in città, la casa automobilistica garantisce quindi un’esperienza di guida ad impatto zero; l’alimentazione tradizionale entra invece in campo nel momento in cui vengono percorse lunghe distanze.
Dinamicità ed efficienza sono i cuori pulsanti di questo crossover ibrido plug-in dallo spirito tecnologico e innovativo. Il Coasting Guide Control indica infatti al driver quando rilasciare l’acceleratore prima di una svolta o di una sosta. Invece, grazie al PEC – Controllo Predittivo dell’Energia – viene rilevato il cambio di pendenza; in questo modo è possibile intervenire per modificare lo stile di guida e di conseguenza, ottimizzare i consumi.

Immagine proveniente dal sito ufficiale Kia www.kia.com