Citroen C3 2020: il restyling di un mito
Un nuovo restyling è pronto a rivoluzionare ancora una volta il design della Citroen C3 2020. Sono migliaia – una stima parla di oltre 700 mila – gli esemplari venduti negli ultimi anni. La berlina del marchio francese è stata molto apprezzata già alle sue origini; è però grazie alla terza serie che riesce a scalare le classifiche, conquistando nel 2019 la medaglia d’oro come auto a noleggio più richiesta. Ripercorriamo insieme le tappe principali che l’hanno portata al successo, fino ad arrivare ai cambiamenti più recenti. Come si presenta oggi ai driver di tutto il mondo? Quali novità hanno modificato il look di questo storico veicolo? Vediamolo insieme!
Citroen C3: dal 1948 una storia di successo
Ad ispirare la prima generazione della C3 fu il particolare design che caratterizzava un altro modello della casa automobilistica transalpina, la 2 CV. Nell’immaginario collettivo, il suo nome – che dal francese deux chevaux si traduce in “due cavalli” – è associato alla classica vettura d’epoca. Affonda infatti le sue radici nel periodo del dopoguerra, quando l’Europa intera sta cercando con fatica di superare le dure conseguenze del secondo conflitto mondiale; anche Citroen sta attraversando un momento di grave crisi economica, da cui sembra davvero impossibile riprendersi.
Si comincia ad intravedere la luce soltanto nel 1948. In quell’anno, infatti, viene messo in commercio un veicolo capace di “trasportare due contadini in zoccoli e 50 kg di patate, o un barilotto di vino, ad una velocità massima di 60 km/h e con un consumo di 3 litri per 100 km”. Con queste parole Pierre-Jules Boulanger – vertice massimo della società – aveva affidato l’incarico di progettare un’auto in grado di far cambiare direzione ad un destino che sembrava già scritto.
Le prime generazioni
Nel 2001 la prima serie della Citroen C3 viene presentata al Salone di Francoforte e poi al Motorshow di Bologna. A partire dall’anno successivo entra ufficialmente sul mercato, dove sostituisce la Saxo nel segmento delle berline. Diventata famosa nel mondo delle quattro ruote per la sua partecipazione a numerose gare automobilistiche, questa vettura era ormai arrivata al capolinea; superata per quanto riguarda la tecnologia, non rispettava più le rigide normative europee in materia di inquinamento e sicurezza.
La Citroen C3 perde la nota di sportività che caratterizzava la Saxo assumendo un aspetto più robusto e compatto. L’abitacolo ampio e spazioso assicura un viaggio confortevole a tutti i passeggeri a bordo. La carrozzeria è definita da linee morbide e tondeggianti, in accordo con le preferenze del mercato di inizio secolo; un’ideale curva unisce quindi il parabrezza, il tetto e il lunotto in un disegno che ricordava il profilo di un uovo.
La scelta di riprendere la singolare forma ad arco del tetto – particolarità della 2 CV – venne interpretata come un omaggio alla tradizione. Era difficile lasciarsi alle spalle gli elementi che avevano permesso alla casa produttrice di risollevarsi dopo il crollo finanziario. Alcuni dei prototipi realizzati presentavano, infatti, gli stessi fari sporgenti dell’antenata; in seguito, però, l’idea venne abbandonata perché andava a penalizzare l’aerodinamicità dell’innovativa C3.
Tracce del passato, a cui Citroen è tanto affezionato, si ritrovano anche nella seconda generazione – disponibile a partire dal 2009 – della berlina francese. Visto il grande successo ottenuto con la serie precedente, infatti, il design della carrozzeria non subisce modifiche importanti. Al centro di questa rivisitazione in chiave più moderna ci sono, invece, le componenti meccaniche e la motorizzazione.
La terza serie
È sufficiente un rapido sguardo per capire che la vettura d’oltralpe è stata protagonista di un radicale cambiamento. Il pubblico, che assiste nel 2016 alla presentazione ufficiale durante il Salone di Parigi, si trova di fronte ad un’auto che unisce le caratteristiche di una citycar a quelle di un crossover SUV. A tutti, quindi, appare chiaro che la casa produttrice abbia voluto mettere da parte il sentimentalismo per dare spazio alle richieste del mercato.
Al momento della sua entrata in commercio – avvenuta a novembre dello stesso anno – la Citroen C3 nuova mostra un design completamente rivoluzionato. L’andamento curvilineo, sebbene caratterizzi ancora il padiglione, si fa sentire con minor forza rispetto alle passate serie. In particolare il tetto perde la sua tipica forma arcuata, che aveva ricevuto apprezzamenti e giudizi molto positivi. La parte frontale viene ridisegnata, invece, ispirandosi alla C4 Picanto; il suo aspetto appare adesso forte e massiccio, con le luci posizionate su tre differenti livelli.
Infine, elemento distintivo della Citroen C3 nuova sono gli Airbump laterali; queste fasce in plastica grezza, diventate la firma autografa della terza generazione, sono state progettate per limitare i danni causati da piccoli urti.
Citroen C3 2020: cos’è cambiato?
Con l’inizio del nuovo decennio, la casa costruttrice d’oltralpe ha voluto apportare alcune modifiche al suo modello più rappresentativo. Il design esterno cambia, mantenendo comunque le linee guida stabilite con la terza serie; anche gli interni si rivoluzionano proponendo due possibili ambienti.
A partire da giugno, quindi, la personalità ambiziosa della Citroen C3 2020 si affermerà – ne siamo convinti – nella categorie delle utilitarie. Sicuramente la concorrenza si sta preparando ad accusare il contraccolpo ma ad oggi è difficile ipotizzare quali saranno le conseguenze.
Esterno
A far parlare della Citroen C3 2020 è principalmente il rinnovato design della carrozzeria. Il frontale – ispirato al concept CXperience – mostra una calandra con un doppio baffo che segue un andamento discendente. Il desiderio di apparire come un veicolo all’avanguardia è evidente anche nel disegno dei fari al LED e nelle nuove cornici dei fendinebbia; gli Airbump laterali, leggermente rivisti, continuano infine ad assicurare robustezza e protezione.
Quello che incuriosisce sono però le possibilità pressoché infinite di personalizzazione, a partire dai cerchi in lega da 16 o 17 pollici. Già la terza generazione permetteva al driver di esplorare diversi contrasti; con il recente restyling la scelta aumenta a 97 combinazioni cromatiche, ognuna delle quali è il riflesso della personalità ed esigenze del suo proprietario. Inoltre, due esclusive tinte – Elixir Red e Spring Blue – sono state aggiunte per decorare il corpo della vettura, ampliando ulteriormente il ventaglio di colorazioni disponibili.
Il risultato finale è quindi un’auto unica, che non trova concorrenti all’altezza nel segmento delle citycar. Sarà davvero interessante vedere quali effetti produrrà sul mercato; oggi, infatti, la necessità di proporre un’auto su misura sta diventando una realtà con cui le case produttrici devono fare i conti quotidianamente.
Interno
L’abitacolo è stato rivisto per dare al guidatore la sensazione di trovarsi a bordo dell’auto che ha sempre immaginato. Il marchio transalpino offre quindi due opzioni per allestire l’interno della Citroen C3 2020.
Emeraude è pensata per coloro che amano sorprendere e stupirsi ogni giorno. Le novità non spaventano; al contrario, aprono le porte alla fantasia. Questa prima possibilità si basa sul contrasto tra tonalità scure e colori più vivaci; i sedili sono rivestiti da tessuto tecnico mentre la plancia è realizzata in TEP – un materiale sintetico simile alla pelle – nero. Il risultato è un ambiente dinamico e giovanile, piacevole alla vista e al tatto.
Non tutti amano osare; alcuni driver sono infatti alla ricerca di un’auto in grado di unire praticità ed estetica in un’armonia perfetta. È per loro che Citroen ha ideato una seconda alternativa, più classica ma egualmente elegante. Con Techwood lo straordinario effetto “legno chiaro” della plancia si abbina quindi agli inserti in tinta nella parte superiore dello schienale.
Infine, per rendere ancora più confortevole la permanenza a bordo della Citroen C3 2020 sono stati introdotti gli innovativi sedili Advanced Comfort. A beneficiarne sarà soprattutto il conducente, che vedrà così migliorare la sua postura durante la guida. I passeggeri potranno invece sperimentare la spaziosità dei numerosi vani portaoggetti, utili per riporre tutto ciò che è necessario al viaggio.
Tecnologia a bordo
Tra gli obiettivi del restyling c’è anche quello di garantire una maggiore sicurezza a tutti i passeggeri. Dispositivi come i sensori di parcheggio anteriori e il Blind Spot – che monitora l’angolo cieco – andranno ad aggiungersi alla tecnologia già presente; in base all’allestimento, la citycar francese installava infatti il rilevatore di stanchezza e l’avviso di superamento involontario della carreggiata.
Grazie alla ConnectedCam, telecamera presente in corrispondenza dello specchietto retrovisore, è possibile registrare le esperienze di guida quotidiane; permette infatti di scattare istantanee e fare riprese da condividere poi sui profili social tramite lo schermo touchscreen da 7 pollici. Compatibile con Android Auto e Apple CarPlay, al driver viene data infatti la possibilità di accedere ai contenuti del proprio smartphone tramite comando vocale.
Infine, il sistema TomTom Traffic fornisce in tempo reale informazioni relativi al traffico e ai percorsi che sarebbe consigliato evitare.
Motorizzazione
Nessuna novità per quanto riguarda la motorizzazione. Almeno per il momento, il marchio d’oltralpe resta fedele alle alimentazioni tradizionali, promettendo tuttavia un risparmio sul consumo di carburante. Il progetto di introdurre la tecnologia elettrica o ibrida a bordo della nuova Citroen C3 2020 non ha ancora preso forma; senza dubbio, però, un primo passo verso una mobilità sostenibile – assolutamente necessario per non essere esclusi dal mercato – è stato fatto.
Vengono riproposti quindi il diesel BlueHDi e le due unità a benzina PureTech da 83 o 110 CV. Entrambi assicurano un viaggio pratico e confortevole, regalando un piacere di guida in conformità alle restrittive misure europee in fatto di inquinamento ed emissioni dannose.