Come funzionano gli incentivi e l’ecobonus auto 2024? Quali auto possono accedere al bonus rottamazione? Scopri con noi tutte le novità.
Quando partono gli incentivi auto 2024
Il Governo ha comunicato di aver avviato una profonda revisione degli incentivi auto 2024, incluso il bonus rottamazione, che dovrebbero partire da fine marzo o inizio aprile (a seconda dei tempi dell’iter legislativo) rendendo disponibili 610 milioni di euro ai quali si sommano i 320 provenienti dai fondi non utilizzati nel 2023, per un totale di 930 milioni.
Dal 23 gennaio è possibile inserire le prenotazioni per i contributi di l’acquisto di vetture non inquinanti di categoria M1 (autoveicoli), L1e – L7e (motocicli e ciclomotori) e N1 e N2 (veicoli commerciali), utilizzando gli incentivi originariamente previsti nel 2023. Purtroppo gli incentivi auto e bonus rottamazione per veicoli a benzina, diesel (ovvero in generale per la categoria più inquinante) si sono esauriti nel giro di pochi giorni, mentre sono disponibili ancora quelli per veicoli elettrici .
Inizialmente previsto per l’8 gennaio, il lancio dei nuovi incentivi e dell’ecobonus è stato posticipato, generando incertezza sul mercato automotive. Un dato che, unito ai ritardi sulle consegne delle autovetture, rende sempre più lontana la possibilità di entrare in possesso di una nuova vettura nel breve termine.
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A febbraio il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha comunicato il nuovo piano di incentivi auto, teso a fornire una grande spinta propulsiva al settore e favorire il rinnovo del parco macchine italiano. Stante alle dichiarazioni del ministro, gli incentivi per l’anno prossimo potrebbero però essere messi a rischio: qualora non dessero i risultati sperati, il governo potrebbe infatti limitarli solamente a chi produce vetture in Italia.
Ecobonus ed incentivi auto, come funzionano
Se ti chiedi come funzionano gli incentivi auto e l’ecobonus la risposta è semplice: il concessionario, il rivenditore o il noleggiatore avranno il compito di prenotare il contributo sulla piattaforma online, applicare lo sconto al cliente e confermare l’operazione, attraverso l’immatricolazione, entro 270 giorni dalla data di apertura della prenotazione (periodo esteso dai 180 giorni inizialmente previsti, com).
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Per accedere all’ecobonus auto 2024, i limiti di prezzo di listino, compresi accessori a pagamento, si attestano per un costo massimo, privo di IVA, IPT e messa su strada, di 35.000 euro nelle fasce 0-20 g/km e 61-135 g/km di CO2 (42.700 euro calcolando l’IVA) e di 45.000 euro nella fascia 21-60 g/km di CO2 (54.900 euro tenendo conto dell’IVA). Il limite di prezzo esenta molte auto elettriche, che perciò al momento dell’acquisto non godono dell’Ecobonus statale.
Quali auto usufruiscono dell’ecobonus
Gli incentivi auto sono un richiamo decisamente forte per chi desidera acquistare un veicolo, ma prima di procedere occorre verificare con attenzione quali sono le auto che usufruiscono dell’ecobonus, evitando così di incorrere in spiacevoli sorprese.
I nuovi incentivi auto 2024 non riguardano esclusivamente gli incentivi per auto elettriche, ma coinvolgono anche quelle ad emissioni ridotte, come ad esempio gli incentivi auto ibride e per le auto plug-in.
Se sei indeciso su quali auto comprare con ecobonus dovresti sapere che in aggiunta, grazie a delle agevolazioni auto ibride inferiori, è possibile accedere agli ecobonus auto 2024 anche per le mild hybrid, per le full hybrid, o addirittura per motori tradizionali, sebbene in misura ridotta.
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Ovviamente, le vetture ibride plug-in ed elettriche, dato che possono viaggiare in modalità puramente green, risultano essere le meno inquinanti, ma purtroppo economicamente ancora molto care.
Per questo motivo, gli incentivi statali auto elettriche ed i bonus auto ibride plug in, messi a disposizione, risultano essere maggiori rispetto a quelli previsti per le altre tipologie.
I fondi ecobonus auto 2024, in sintonia con gli anni precedenti, risultano in tale ottica essere diversificati e divisi per fasce di emissioni di CO2.
Auto elettriche 0-20 g/Km di CO2
Per i veicoli con emissioni 0-20 g/km di CO2 i fondi statali a disposizione nel 2024 ammontano a 205 milioni di euro, 15 in più rispetto ai 190 dello scorso anno. Sono comprese quindi le auto elettriche ed alcune ibride plug-in. A volte rientrano in tale fascia anche quelle a idrogeno. Per questa categoria il tetto massimo incentivabile non può essere superiore ai 42.700 euro (Iva e optional compresi). Dato l’alto costo e il tetto di spesa relativamente basso, si consiglia di prestare particolare attenzione verso le auto che rientrano nell’ecobonus in termini di prezzo.
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Auto ibride plug-in 21-60 g/Km di CO2
Per i veicoli con emissioni 21-60 g/km di CO2 la somma dei fondi statali a disposizione sale a 245 milioni di euro, 10 in più del 2023. Sono comprese quindi le ibride plug-in che con Iva e optional hanno un prezzo di listino compreso entro 54.900 euro.
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Altri incentivi auto 61-135 g/Km CO2
Per i veicoli con emissioni 61-135 g/km di CO2 il bonus si ferma a 120 milioni di euro, 30 in meno rispetto allo scorso anno, ed è riservato solo alle persone fisiche. Questa fascia include le auto a benzina e diesel meno inquinanti, comprese mild ibrid, full hybrid, ibride plug-in, e alcune bi-fuel a Gpl e a metano. Come per la prima categoria, anche in questo caso il tetto di spesa incentivabile è limitato a 42.700 euro, optional e Iva inclusi nel conto.
Qual è lo scopo dell’ecobonus auto?
Uno dei primi scopi dell’ecobonus auto 2024 è quello di favorire il passaggio a veicoli a basso impatto ecologico ed a veicoli ad emissione zero con incentivi dedicati.
Un target altrettanto importante, quando è possibile, è anche quello di favorire la rottamazione delle vetture più vecchie, visto anche come il parco auto d’Italia sia uno dei più vecchi d’Europa. Ciò ha un grande impatto negativo sulla sicurezza, considerato il fatto che molti modelli da questo punto di vista rispondono a standard ormai obsoleti.
Tra gli obiettivi dichiarati dell’ecobonus auto non bisogna inoltre scordare il prezioso contributo verso i meno abbienti. In particolare per coloro che possiedono un isee non superiore ai 30.000 euro, e verso cui i nuovi incentivi auto 2024 promettono di fornire un sostegno più sostanzioso rispetto agli scorsi anni.
Come ottenere l’ecobonus auto 2024
Ottenere l’ecobonus 2024 è relativamente facile: il concessionario, il rivenditore o il noleggiatore avranno il compito di prenotare il contributo sulla piattaforma online, applicare lo sconto al cliente e confermare l’operazione, attraverso l’immatricolazione, entro 180 giorni dalla data di apertura della prenotazione.
Se i tempi di consegna si dovessero protrarre anche quest’anno, il governo potrebbe concedere una proroga per l’immatricolazione fino a 270 giorni, misura adottata sia nel 2021 che nel 2022.
Per accedere all’ecobonus auto 2024, oltre a rispettare il tetto di spesa di cui abbiamo parlato prima, esistono diverse dichiarazioni da compilare a seconda della tipologia di acquisto.
Come funziona il bonus rottamazione auto
Nel 2024 gli incentivi promettono di premiare in maniera particolare chi rottama un veicolo molto vecchio: per le vetture fino ad Euro 2 è infatti previsto il bonus rottamazione più alto nelle diverse categorie di motorizzazione. Si conferma inoltre la particolare attenzione per i bonus rottamazione dedicati al comparto elettrico, tra i più cospicui.
In ogni caso, per usufruire degli incentivi auto rottamazione, la vettura da demolire dev’essere intestata all’acquirente del mezzo nuovo od ad un suo familiare convivente da almeno 12 mesi. Quando firma il contratto l’automobilista è anche tenuto a sottoscrivere una dichiarazione con la quale si impegna a non vendere prima di 12 mesi la vettura nuova acquistata con il bonus.
Scopriamo dunque nel dettaglio come funziona il bonus rottamazione grazie alle tabelle che abbiamo preparato per te.
Bonus rottamazione Euro 4, Euro 5 ed auto usate.
Il bonus rottamazione Euro 4 è tra i più richiesti in assoluto, dato che riguarda vetture non troppo vecchie e che rappresenta una buona fetta del parco circolante nel nostro paese. Per questa categoria, sulla base delle tabelle che puoi visionare qui sotto, sono previsti diversi importi. Per il bonus rottamazione Euro 4 si parte infatti da un massimo di 11.250 euro fino a 1.500 euro. Ma da cosa dipende questa differenza importante? Come vedremo nei prossimi paragrafi, grazie all’aiuto delle tabelle, occorre considerare innanzitutto che tipologia di veicolo vogliamo acquistare. Quindi si fa riferimento alle tre fasce di emissioni di CO2, dalle meno inquinanti come le auto elettriche, alle più inquinanti (esempio benzina). Il bonus rottamazione inoltre si fa più cospicuo per le persone con ISEE inferiore a 30.000 euro annui. Secondo i nuovi piani di incentivi anche la rottamazione di una vettura Euro 5 consentirà di accedere al bonus rottamazione, a patto che si possieda un ISEE sempre inferiore ai 30.000 euro e la vettura acquistata sia elettrica o ibrida plug-in. L’incentivo si estende inoltre all’acquisto di auto usate, con 2000 euro di bonus per chi rottama un Euro 4
Bonus rottamazione auto elettriche
Veicoli con emissioni 0-20 g/km di CO2
ELETTRICHE | ||
Veicolo da rottamare | Privati e p.iva | ISEE < 30mila |
Nessun veicolo | € 6.000 | € 7.500 |
Euro 0-1-2 | € 11.000 | € 13.750 |
Euro 3 | € 10.000 | € 12.500 |
Euro 4 | € 9.000 | € 11.250 |
Occorre notare come accedere al bonus rottamazione sia differente a seconda che il proprio ISEE non superi i 30.000 euro annui o meno.
Nel primo caso gli incentivi si fanno davvero consistenti, con uno sconto di ben 13.750€ (su un massimale incentivabile ricordiamo di 42.700€ Iva e optional inclusi). Tale scontistica si fa più ridotta mano a mano che sale la categoria: 12.500 € per chi passa da un’Euro 3 ad un’elettrica e che scendono ulteriormente a 11.250€ per chi vuole usufruire del bonus rottamazione Euro 4.
E per chi non ha un veicolo da rottamare? Come può ottenere il bonus rottamazione? Nessun problema, sono previsti anche in questo caso degli incentivi: 7.500€.
Diversa la casistica per chi ha una partita Iva o supera i requisiti ISEE. In questo caso è sempre possibile usufruire del bonus rottamazione ma con un importo ridotto: rispettivamente 11.000€ per il passaggio da un’Euro 0,1 o 2 all’elettrica, 10.000€ se Euro 3 e 9.000€ se Euro 4. Anche nel caso non si stia rottamando una vettura è previsto un incentivo di 6000€.
Bonus rottamazione ibride e plug-in
Veicoli con emissioni 21-60 g/km di CO2
IBRIDE E PLUGIN | ||
Veicolo da rottamare | Privati e p.iva | ISEE < 30mila |
Nessun veicolo | € 4.000 | € 5.000 |
Euro 0-1-2 | € 8.000 | € 10.000 |
Euro 3 | € 6.000 | € 7.500 |
Euro 4 | € 5.500 | € 6.885 |
Anche in questa categoria gli sconti sono più forti per i nuclei familiari con ISEE inferiore ai 30.000€. Si parte dai 10.000€ per i modelli 0,1,2 euro (8.000 per privati e p.Iva), per poi scendere ai 7.500€ per Euro 3 (6000€ per privati e p.Iva) e 6.885€ per gli Euro 4 (5500 per privati e p.Iva). Spazio anche in questo caso per chi non ha un veicolo da rottamare ma vuole usufruire del bonus rottamazione: 5.000€ o, in alternativa, 4000€ se con ISEE superiore alla soglia dei 30.000€ annui.
Bonus rottamazione auto termiche
Veicoli con emissioni 61-135 g/km di CO2
Termiche | |
Veicolo da rottamare | Privati e p.iva |
nessun veicolo | no incentivi |
Euro 0-1-2 | € 3.000 |
Euro 3 | € 2.000 |
Euro 4 | € 1.500 |
Coerentemente con il principio di progressione degli ecobonus verso le categorie di auto più sostenibili, le auto con motorizzazione termica godono di incentivi alla rottamazione limitati. Per chi non rottama un veicolo e ne acquista ad esempio uno alimentato a benzina o diesel non è possibile accedere agli ecobonus. Per questa categoria si parte da un massimale di 3000 euro, disponibili per chi rottama fino ad un Euro 2, per poi scendere a 2000€ (Euro 3) e 1500€ (Euro 4).
Bonus Gpl e metano
Tra gli incentivi auto più richiesti non vi sono solamente i bonus per l’acquisto della vettura, ma anche quelli dedicati alla realizzazione di un impianto a gpl o metano sulla propria auto a benzina. In tutto sono 10 milioni di euro i fondi previsti per la conversione dei modelli, purché con omologazione con Euro 4, Euro 5 od Euro 6. I contributi del Bonus Gpl e metano sono di 400 euro per l’installazione dell’impianto gpl ed 800 per quello a metano. Tuttavia per il momento il provvedimento non è stato ancora firmato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Una volta fatto dovrà superare l’analisi della corte dei conti, concludendo l’iter legislativo con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Non appena avremo novità aggiorneremo l’articolo!
Incentivi veicoli commerciali
Anche per il 2024 sono stati confermati gli incentivi veicoli commerciali, per un totale di 20 milioni di euro (di cui il 5% viene riservata agli acquisti effettuati dalle persone giuridiche, per le attività di car sharing o per le attività di autonoleggio con finalità commerciali), come gli incentivi furgoni, rivolti soprattutto al panorama alle piccole e medie imprese.
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L’ecobonus veicoli commerciali è destinato ai veicoli di categoria N1 e N2 ad alimentazione solo elettrica. L’incentivo con la rottamazione di un veicolo omologato in una classe inferiore a Euro 4, ossia Euro 0, 1, 2 e 3 avviene con 4.000€ per l’acquisto di veicoli N1 fino a 1,5 tonnellate, con 6.000 euro per i veicoli N1 superiori a 1,5 tonnellate e fino a 3,5 tonnellate, con 12.000€ per i veicoli N2 da 3,5 tonnellate fino a 7 tonnellate e 14.000€ per i veicoli N2 superiori a 7 tonnellate e fino a 12 tonnellate.
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Gli incentivi noleggio lungo termine auto
Gli ecobonus auto 2024 sono validi anche per il noleggio lungo termine. Proprio questa innovativa modalità ti permette di aggirare le diverse problematiche di cui abbiamo parlato, dal possibile esaurimento scorte fondi ecobonus (come già successo) ai lunghi tempi di attesa di consegna.
Come puoi vedere è possibile usufruire di un incentivo senza rottamazione, di 1500 euro per chi noleggia un’auto elettrica, mentre per le vetture con emissioni tra i 21 ed i 60 g/Km l’importo è di 1000 euro.
Livello di emissioni g/Km CO2 | Acquirente | Incentivi disponibili | Contributo (senza rottamazione) |
0-20 | Persona fisica e Persona giuridica con finalità di car sharing/autonoleggio commerciale | 184M€ | 1500€ |
Persona giuridica con finalità di car sharing/autonoleggio commerciale | 9M€ | ||
21-60 | Persona fisica e Persona giuridica con finalità di car sharing/autonoleggio commerciale | 229M€ | 1000€ |
Persona giuridica con finalità di car sharing/autonoleggio commerciale | 12M€ |
Se vuoi accedere agli ecobonus incentivi per l’acquisto di un’auto, sarai costretto a optare per vetture sotto un tetto massimo di spesa. Questo perché il funzionamento delle tecnologie ibride ed elettriche è molto complesso, e questo si riversa sia sul prezzo alto di acquisto, ma anche sui costi elevati del mantenimento nel tempo, tra tagliandi ed eventuali guasti.
Le nuove tecnologie nel settore automobilistico sono anche in continuo mutamento, e frequentemente escono novità o aggiornamenti sul mercato. Per questo acquistare un’auto ibrida ed essere costretti a tenerla per molti anni può rivelarsi una scelta sbagliata. Il noleggio a lungo termine all’opposto, ti consente di essere sempre aggiornato con le ultime novità, dato che ti permette di avere un’auto nuova ogni 36/48 mesi.
Acquistando un’auto ibrida o elettrica, andrai anche incontro a numerosi costi accessori e alla risoluzione di tante questioni legate alla proprietà. Il noleggio a lungo termine, invece, ti offre un servizio di MOBILITÀ a 360 gradi che include in un unico canone mensile:
- un’auto completamente nuova;
- immatricolazione e messa su strada;
- consegna a domicilio;
- ritiro dell’usato;
- assicurazione totale, inclusa Rca, Kasko e Furto/Incendio;
- manutenzione ordinaria e straordinaria;
- gestione del bollo;
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A questi servizi se ne possono aggiungere altri due non compresi nel canone ma estremamente utili, ossia la vettura sostitutiva e il cambio pneumatici.
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