Bollo auto 2024: calcolo, scadenza ed esenzioni
Il bollo auto è una tassa regionale da cui è possibile sfuggire in diversi casi: In questo articolo non vedremo infatti solamente come fare il calcolo del bollo auto 2024, ma anche quali sono le esenzioni possibili per evitare il poco simpatico balzello. Nell’approfondimento fornirò una risposta completa alle principali domande che vengono poste dagli utenti su questo tema: come si paga il bollo e dove, come verificare la scadenza, le tipologie di esenzione e le differenze con il superbollo. Spazio infine anche alle diverse esenzioni regione per regione, come la Lombardia.
Chi deve pagare il bollo auto e il superbollo
Iniziamo col dire innanzitutto chi è tenuto a pagare il bollo auto 2024. Le disposizioni possono essere diverse regione per regione, ma la regole chiarite dall’agenzia delle entrate sono chiare:
- il proprietario del veicolo
- l’utilizzatore, usufruttuario o acquirente con patto di riservato dominio, in caso di veicolo con contratto di leasing, usufrutto o acquisto con patto di riservato dominio
- l’utilizzatore di un veicolo con contratto di noleggio a lungo termine senza conducente
Come hai visto quindi il bollo va pagato sia che tu sia proprietario o meno del veicolo, anche se ad esempio hai scelto il leasing. Inoltre, come recentemente introdotto dalle novità sulle assicurazioni, non c’è differenza se il veicolo sia usato o meno.
E per chi sceglie il noleggio lungo termine per privati o aziende/professionisti? In questo caso la pratica burocratica è gestita direttamente dall’agenzia, come nel caso dei nostro servizio di noleggio perfetto. Guarda ora le nostre offerte:
Per quanto riguarda il superbollo, di cui è vociferato per diversi mesi un’eventuale eliminazione, attualmente è ancora in vigore è deve essere pagato per quelle auto con potenza di oltre 185 kW (252 cv), ad eccezione dei modelli esenti dall’imposta regionale (esempio elettriche o ibride) e di cui parleremo nei prossimi paragrafi.
Calcolo bollo auto 2024
Iniziamo con una delle domande sicuramente più ricercate. Ovvero come fare il calcolo del bollo auto 2024. Per procedere hai due strade da percorrere: puoi calcolarlo online, attraverso la piattaforma ACI, oppure manualmente tenendo conto però dei diversi fattori come potenza, classe del veicolo e importi regionali specifici. Vediamo insieme nei prossimi due paragrafi tutti i dettagli.
Calcolo bollo online: sito ACI
Il primo metodo è sicuramente il più semplice, dato che il calcolo del bollo online sul sito ACI ti permette di ottenere l’importo esatto del tuo bollo auto 2024 senza alcun errore. In questo caso ti è sufficiente accedere alla piattaforma ufficiale dell’Automobile Club d’Italia (acronimo appunto di ACI). Una volta atterrato sul sito dovrai inserire le seguenti informazioni all’interno del form dedicato:
- Tipo di pagamento (rinnovo, prima immatricolazione, ecc.)
- Tipo di veicolo (autoveicolo, ciclomotori, ecc.)
- Regione di residenza dell’intestatario del veicolo
- Targa
L’importo dovuto viene calcolato a partire dal 1° giorno del mese successivo a quello di scadenza dell’ultimo bollo pagato. Ad esempio, se il mese previsto della scadenza è giugno, il pagamento può essere effettuato solamente dal primo luglio.
E se il bollo fosse già stato pagato? Nessuna paura, in questo caso viene segnalato automaticamente dalla piattaforma.
Calcolo bollo manuale o fai da te
Il calcolo del bollo auto 2024 come abbiamo visto nel paragrafo precedente è particolarmente veloce ed efficace se effettuato online. Tuttavia potresti volerlo calcolare manualmente, ad esempio se la tua vettura non è ancora in tuo possesso. In questo caso il calcolo del bollo dipende da diversi fattori
- Classe ambientale auto (Euro 0-6)
- Potenza del veicolo in Kw
- Addizionale regionale
- Finalità di utilizzo (trasporto merci/persone)
- Tipo di utilizzo
Ad ogni modo, se vuoi calcolare il bollo della tua auto manualmente o “fai da te”, ti basta conoscere il valore per ogni kW, proporzionale alla classe inquinante e ai kW totali, e moltiplicarlo per la potenza totale del veicolo.
Classe ambientale | meno di 100 kW | Superiore a 100 kW |
Euro 0 | 3,00 €/kW | 4,50 €/kW |
Euro 1 | 2,90 €/kW | 4,35 €/kW |
Euro 2 | 2,80 €/kW | 4,20 €/kW |
Euro 3 | 2,70 €/kW | 4,05 €/kW |
Euro 4-6 | 2,58 €/kW | 3,87 €/kW |
E’ importante ricordarsi che il bollo va versato alle Regioni e non allo Stato come il superbollo, che ha un importo standard di 20 € per ogni kW che supera soglia 185 kW. Sono proprio le Regioni che fissano l’importo del bollo in base alla potenza del veicolo e alla classe di inquinamento, ad eccezione del Friuli Venezia Giulia e Sardegna per cui è l’Agenzia delle Entrate ad occuparsi.
Come e dove pagare il bollo
Dopo aver visto come si calcola il bollo auto voglio rispondere ad un’altra domanda, anche questa tra le più comuni tra gli automobilisti. Ovvero come si paga il bollo e dove si può effettuare il pagamento? Conviene online o no?
Pagamento bollo online
Il pagamento del bollo online può avvenire attraverso una ricca serie di servizi telematici, a partire da quelli offerti dalle Regioni e dall’ACI. Nel corso degli anni le possibilità si sono poi estese anche ai servizi di home banking, sul sito di Poste Italiane o dall’app IO. Insomma, a meno che la tecnologia non sia proprio il vostro forte, è difficile doversi mettere in coda per pagare il bollo auto 2024. E se non riuscite il consiglio è di farvi aiutare da qualche amico o parente magari più a suo agio con le novità tecnologiche. Pagare il bollo auto online conviene davvero.
Sportelli e punti vendita autorizzati
Per i più nostalgici è possibile continuare a pagare il bollo auto 2024 anche fisicamente presso alcuni centri autorizzati e sportelli come:
- Punti vendita Lottomatica
- Uffici Poste Italiane
- Sportelli ATM abilitati
- Agenzia di pratiche auto
- Banche
- Delegazioni ACI
Superbollo, come si paga
Il pagamento del superbollo invece avviene con modello F24 Elementi identificativi, che si può versare sia online sia presso un ufficio postale, una banca o uno sportello Equitalia.
Scadenza bollo auto 2024
Per conoscere la scadenza del bollo auto 2024 (ed eventualmente superbollo) basta verificare sulla ricevuta dell’ultimo pagamento oppure online sul sito dell’ACI. Dopodiché, bisogna ricordarsi che la somma va versata annualmente entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello di scadenza. Quindi, se il bollo per esempio scade a maggio 2024, il pagamento deve essere effettuato dall’1 al 31 giugno 2024.
Per i veicoli appena immatricolati invece, il primo pagamento va effettuato entro l’ultimo giorno del mese in cui è avvenuta l’immatricolazione.
Scopri le scadenze bollo auto 2024 mese per mese:
Scadenza bollo auto | Pagamento |
Gennaio | 1 febbraio – 29 febbraio |
Febbraio | 1 marzo – 31 marzo |
Marzo | 1 aprile – 30 aprile |
Aprile | 1 maggio – 31 maggio |
Maggio | 1 giugno – 30 giugno |
Giugno | 1 luglio – 31 luglio |
Luglio | 1 agosto – 31 agosto |
Agosto | 1 settembre – 30 sett |
Settembre | 1 ottobre – 31 ottobre |
Ottobre | 1 novembre – 30 nov |
Novembre | 1 dicembre – 31 dicem. |
Dicembre | 1 gennaio – 31 gennaio |
Da diverso tempo inoltre l’ACI ha messo a disposizione un utile strumento grazie alla quale è ancora più difficile dimenticarsi l’incombenza del bollo auto: iscrivendosi gratuitamente a questo servizio è possibile infatti ottenere un promemoria personalizzato sul proprio veicolo. In prossimità della scadenza ci verrà inviata infatti un’email automatica.
Bollo auto scaduto, cosa succede?
La scadenza del bollo auto può essere l’ultimo dei nostri pensieri, diciamocela tutta. Con tutti gli impegni della vita quotidiana ricordarsi delle continue scadenze non è certo un’impresa semplice, soprattutto se si tratta di incombenze burocratiche minori. Ma cosa succede se mi dimentico di pagare il bollo auto quindi?
Fortunatamente ti posso anticipare che i rischi di circolare con bollo auto scaduto non sono di certo per nulla comparabili rispetto ad esempio a quelli di viaggiare senza assicurazione. Inizialmente infatti si va incontro ad una semplice mora, proporzionale al numero di mesi per la quale non si è stati in regola.
Le cose cambiano con il passare del tempo: le sanzioni si inaspriscono fino al punto che trascorsi tre anni dalla scadenza, il veicolo può essere oggetto di radiazione dal PRA (acronimo di Pubblico Registro Automobilistico). La conseguenza è che il proprio veicolo non potrà più circolare se non con nuova immatricolazione e saldo dei bolli non versati.
Non va dimenticato anche come una volta oltrepassati i due anni la sanzione salirà al 30% dell’importo dell’imposta dovuta, più l’1% di interessi per ogni semestre maturato. Piccola nota positiva è che dal 2024 è disponibile una sanatoria per chi non si fosse messo in regola dal 2000 al 2015, fino ad un massimale di 1000 euro.
Se invece ci si dimentica di pagare il superbollo, “si applica la sanzione del 30% prevista dall’articolo 13 Decreto legislativo n. 471 del 18 dicembre 1997”, come specificato sul sito dell’ACI, più le diverse percentuali di mora e interessi in base al tempo trascorso dalla scadenza.
Ma perché rischiare? Grazie al noleggio lungo termine è possibile dimenticare tutte queste incombenze burocratiche: grazie alla formula tutto compreso saremo noi ad occuparci di tutto: dalla manutenzione straordinaria/ordinaria del veicolo, all’assicurazione, i cui costi sono già compresi nel canone mensile.
Esenzioni bollo auto 2024
Per godere delle esenzioni bollo auto occorre rispettare alcuni prerequisiti, che possono andare dall’esigenza di assistere delle persone in difficoltà o dalla tipologia di veicolo posseduto. Nel particolare, sono esenti dal pagamento della tassa regionale:
- I veicoli destinati alla mobilità di cittadini invalidi o portatori di handicap (Legge 104).
- I veicoli considerati come auto storica.
- I veicoli con specifici livelli di emissione (ibridi, elettrici).
- Auto dei corpi di rappresentanza o di emergenza.
- Auto intestate ad associazioni no profit.
Esenzione bollo auto legge 104
L’esenzione bollo auto legge 104 tutela i disabili e i portatori di handicap.
La legge prevede infatti l’esenzione delle tasse automobilistiche sia se l’auto è intestata al disabile sia se l’intestatario è un familiare a cui egli è a carico. Ma questa agevolazione può essere applicata a una sola vettura che abbia una determinata cilindrata o potenza in base al tipo di alimentazione, come specificato in questa tabella:
Fino a 2000 cc | Auto con motore a benzina o ibrido |
Fino a 2800 cc | Auto con motore diesel o ibrido |
Potenza non superiore a 150 Kw | Auto con motore elettrico |
A beneficiare di questa esenzione possono essere quindi i caregiver del malato, nello specifico inclusi parenti e affini di secondo grado di parentela nel caso si tratti di individui con forme di disabilità gravi. Il rapporto di parentela viene allargato inoltre fino al terzo grado qualora la persona in cura soffra di patologie invalidanti o abbia compiuto 65 anni.
Esenzione bollo auto storiche
Come anticipato esiste anche l’esenzione del bollo auto auto storiche. Ma secondo quali criteri una vettura può essere definita “storica”?
In questa definizione sono contenute tutte quelle auto che hanno almeno 30 anni di età e che non sono mai state utilizzate come bene strumentale (per scopi professionali). Tali veicoli possono beneficiare della totale esenzione bollo auto storiche, che è automatica. In sostanza non devi presentare alcuna domanda e non è necessario al contempo essere iscritti in un registro storico di sorta per beneficiare di questa esenzione.
Ma c’è un ma. L’esenzione dal bollo auto è totale solo se questi veicoli non circolano su strade pubbliche. Se invece circolano, è dovuta una tassa di circolazione forfettaria di 25,82 € che, come si legge sempre sul sito dell’ACI, “è dovuta per l’intera annualità e non è assoggettabile a sanzione in caso di ritardato pagamento”.
Infine, un’auto può essere definita storica anche se non è mai stata usata come bene strumentale, ha almeno 20 anni di età e possiede un certificato di rilevanza storica. In questo caso l’esenzione del bollo è pari al 50% del totale.
Esenzione bollo auto elettriche ed ibride
Per favorire la transizione ecologica nella mobilità, nel corso degli ultimi anni l’esenzione bollo auto è stata estesa alle vetture ibride ed elettriche, favorendo così il cambiamento del parco auto con modelli ad emissioni scarse o nulle.
Cominciando proprio dai modelli full electric, generalmente l’esenzione bollo per le auto elettriche è totale – quindi non si paga – per 5 anni a partire dalla data della prima immatricolazione o “a vita”. Nonostante ogni Regione abbia le sue regole specifiche in materia, l’intestatario di un’auto elettrica potrà comunque godere con certezza di benefici fiscali.
Per quanto riguarda invece l’esenzione bollo auto ibride, anche in questo caso le regole variano da Regione a Regione. In alcune di esse l’esenzione è prevista, totale o parziale; in altre no, come in Friuli-Venezia Giulia per esempio.
Vediamo ora le regole attualmente in atto nelle principali Regioni italiane.
Esenzione bollo auto: tutte le regioni
Dopo aver visto le principali esenzioni al bollo auto ti voglio condividere una lista utile dedicata ad ogni regione, a cui si aggiungono le provincie autonome. All’interno della lista puoi infatti trovare la regolamentazione per il tuo specifico territorio.
Sardegna (paragrafo esenzioni)
Regione Lombardia bollo
Regole Regione Lombardia bollo auto ibride | Regole Regione Lombardia bollo auto elettriche |
Esenzione bollo auto per 3 anni dalla prima immatricolazione. Per i 2 anni successivi invece riduzione del bollo del 50%. | Esenzione bollo auto totale e permanente. |
Esenzione bollo auto Regione Lazio
Esenzione bollo auto ibride | Esenzione bollo auto elettriche |
Esenzione per 3 anni dalla data di prima immatricolazione. | Esenzione per 5 anni a partire dalla data di prima immatricolazione. Alla fine di questo periodo, si deve corrispondere una tassa pari ad un quarto dell’importo. |
Regione Emilia-Romagna bollo auto
Esenzione bollo auto ibride | Esenzione bollo auto elettriche |
Non prevista. | Esenzione per 5 anni a partire dalla data di prima immatricolazione. Alla fine di questo periodo, si deve corrispondere una tassa pari ad un quarto dell’importo. |
Esenzione bollo auto Regione Piemonte
Esenzione bollo auto ibride | Esenzione bollo auto elettriche |
Esenzione per 5 anni a decorrere dalla data di prima immatricolazione. | Esenzione totale e permanente. |
Quali sono le differenze tra bollo e superbollo?
Per facilità si tende a parlare in maniera generica di bollo. Ma in realtà bisogna distinguere bollo e superbollo, nonostante si tratti in entrambi i casi di tasse automobilistiche.
Il bollo auto, come accennato, è una tassa automobilistica regionale di proprietà del mezzo che deve essere pagata, appunto, dal proprietario di un veicolo regolarmente immatricolato, indipendentemente che circoli o meno. Per legge, questo importo deve essere versato entro il mese di immatricolazione, se l’auto è nuova, e comunque ogni anno.
L’importo da corrispondere dipende da una serie di parametri indicati dalla Regione di riferimento, dalla classe di emissione e dalla potenza del veicolo (espressa in kW o in cavalli). Ed è proprio per quest’ultimo motivo che si parla di bollo e superbollo.
Il superbollo, infatti, è sempre una tassa automobilistica di proprietà del veicolo, ma extra, nel senso che va corrisposta annualmente, in aggiunta al bollo, nel caso in cui la potenza del veicolo sia pari o superiore a 185 kW (251 CV) e, tra l’altro, per ogni kilowatt che supera questa soglia, il superbollo aumenta di 20 €. Tuttavia, come si legge sul sito dell’ACI, “l’addizionale è ridotta dopo cinque, dieci e quindici anni dalla data di costruzione del veicolo, rispettivamente, al 60, al 30 e al 15 per cento e non è più dovuta decorsi venti anni dalla data di costruzione”.
Altra differenza tra bollo è superbollo è che il primo è una tassa regionale, il secondo invece è erariale e va a finire nelle casse dello Stato.
Bollo auto: è incluso nel noleggio lungo termine?
Molto spesso i clienti ci chiedono se il bollo auto è compreso nel canone di noleggio. La risposta purtroppo è no perché a partire dal 2020 è uscito un nuovo decreto che lo impedisce e di cui abbiamo parlato approfonditamente in questo articolo: Bollo auto noleggio a lungo termine: cosa cambia.
Tuttavia, nel canone è compresa la gestione del bollo, uno dei tanti vantaggi del noleggio a lungo termine. Questo significa che sarà la società di noleggio a pagare il bollo al tuo posto per poi addebitarti l’importo. Quindi potrai dire addio allo stress di doverti ricordare le scadenze di bollo (ed eventualmente superbollo), di calcolarne gli importi e di organizzarti per il pagamento di queste tasse automobilistiche.
Un grosso risparmio di tempo che puoi impiegare per altre attività sicuramente più piacevoli, non credi?
Per saperne di più sul bollo auto noleggio lungo termine, puoi anche guardare questo video:
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