“Il commercialista
lui si è un vero gangsta
lui è la vera rockstar”
Eh sì….il commercialista, per riprendere le parole di un famoso brano di J Ax, sembra esser proprio così:
per la maggioranza degli imprenditori o professionisti è davvero una persona autorevole che spesso, si prende un po’ come “tuttologo” sperando di ricevere il giusto consiglio, la giusta consulenza su ogni scelta; qualunque sia il suo verdetto si prende per buono… è vero o no?
Chiaro che con questo non voglio fare di tutta l’erba un fascio, ma sempre più spesso sento parlare i miei clienti di questa figura come se qualsiasi cosa esso dica sia oro colato, spesso però specialmente in ambiti specifici non è così.
Sì perché noi itaGliani siamo così; basta un responso di una persona con un minimo di autorità e lo prendiamo per buono senza verificare se nel caso specifico sia esattamente come dice.
Ti racconto questa:
Proprio l’altro giorno ero da un cliente e, dopo avergli fatto una consulenza e formulato un’ offerta su misura alle sue esigenze, anche lui entusiasta della soluzione trovatagli, ci lasciamo con:
”Ok Massimo, chiedo un ultimo consiglio al commercialista”
Mi chiama il giorno dopo e mi dice:
“Max mi spiace ma il mio commercialista mi ha detto che quel tipo di veicolo io non lo posso scaricare” e mi gira questo documento (scusami per la risoluzione pessima):
Facciamo chiarezza: la legge 223 del 2006 definiva alcuni parametri per identificare se un veicolo derivato da un autovettura sia detraibile o meno.
I parametri sono i seguenti:
- Primo punto sul libretto deve comparire “ autocarro N1”
- secondo è il codice carrozzeria che deve essere “F0”
- il terzo è che il veicolo in questione deve avere 4 o più posti
- quarto, che il risultato della formula sotto riportata deve dare un valore inferiore o uguale a 180
Pt (kW): Mc – T (t) > = 180
Dove Pt è la potenza del veicolo espressa in Kw, Mc è la massa complessiva e T la tara espressi in tonnellate, se il risultato è inferiore o uguale a 180 il veicolo è considerato un autocarro a tutti gli effetti e quindi detraibile al 100%.
Questa legge, come ti dicevo, decretata nel 2006, pone un limite a tutte quelle immatricolazioni di autovetture in autocarro che di autocarro non avevano nulla: se ci pensiamo non molto tempo fa i grossi SUV intestati ad aziende o a professionisti erano tutti immatricolati come “autocarro” con l’unico scopo della detrazione fiscale, anche perché un Porsche Cayenne, un Range Rover Sport e compagnia cantante di autocarro non so cosa avessero…
L’onnipotente commercialista non sa sempre tutto
Ora, passiamo sopra al fatto che questa è una legge in vigore dal 2006 e passiamo sopra al fatto che il commercialista in questione crede di aver a che fare con il 90% dei venditori che “basta vendere”, ma non si è nemmeno posto il problema di consultarmi e avere i dati tecnici del veicolo in questione, dichiarando che il veicolo non è deducibile per il semplice fatto che ha 5 posti a sedere.
Consideriamo anche che, quasi tutte le case automobilistiche oggi, hanno una gamma di autovetture trasformate autocarro di tipo N1 già a listino, senza bisogno di trasformazioni con paratie e collaudi con successiva annotazione sul libretto, alcune addirittura non hanno nemmeno la paratia divisoria poiché sono di omologazione europea e quindi non obbligatoria, altre invece prevedono il Kit di trasformazione e quindi con omologazione italiana che obbliga una paratia divisoria tra vano bagagli e posti a sedere , ma comunque su versioni e motorizzazioni che rientrano nei parametri della legge 223 e quindi detraibili.
Di conseguenza dal mio punto di vista questa persona non è molto aggiornata sui parametri attuali, perché purtroppo oggi le leggi cambiano dalla sera alla mattina e se non sei “sul pezzo” alcune cose ti sfuggono.
Questo forse è quello che il commercialista intendeva dire, riportando però un documento senza sapere di cosa si sta parlando e cosa volesse dire.
Queste dichiarazioni però portano il cliente in confusione e diventa difficile smontare la tesi “dell’onnipotente” , anche se completamente errata e, per me che sono lì per offrire una consulenza e alla fine per vendere una soluzione ad una problematica del cliente, diventa un muro da dover scalare con molta fatica.
E’ importante te quindi, come sempre, rivolgerti a persone che oltre a vendere pensano a prestare una consulenza adeguata alle tue aspettative.
Infatti questo è da sempre il mio focus sopratutto se parliamo di aziende dove oltre ai semplici parametri di utilizzo c’è anche una componente fiscale molto importante e magari più difficile da comprendere ma fondamentale per decretare se un acquisto è stato ottimo o pessimo per le proprie esigenze.
Ti aspetto nei commenti!