Il settore della vendita di automobili si sta dirigendo in modo sempre più netto verso il passaggio all’elettrico, nell’ottica di favorire un trasporto sostenibile che, grazie a un quantitativo di emissioni dannose disperse nell’ambiente significativamente ridotto, riesca a rivelarsi meno dannoso per il pianeta. Le capofila di questa rivoluzione green sono le auto elettriche, che stanno prendendo sempre più piede sul mercato. Allo stesso modo, anche l’ambito che si occupa dell’autonoleggio si sta adeguando, e sempre più numerose sono le aziende che propongono all’interno della loro flotta delle vetture elettriche.
Come sappiamo, quella del noleggio a lungo termine è una formula che può rivelarsi molto vantaggiosa, per gli utenti che presentano specifiche esigenze relative ai costi da sostenere. Ma il noleggio di un’auto elettrica può, a sua volta, avere ulteriori punti a favore, specialmente quando il destinatario del servizio è un’azienda che necessita di fornire i suoi lavoratori di un mezzo di trasporto. Di seguito parleremo proprio delle auto aziendali elettriche e della deducibilità fiscale di cui possono godere grazie alla e-mobility. Nello specifico, vedremo come i costi dovuti alla ricarica possono essere dedotti dal 20 fino addirittura al 70%, e quali sono tutti gli altri motivi per cui il noleggio di un’auto elettrica aziendale conviene.
La deducibilità delle spese di ricarica
Prima di tutto, precisiamo che le auto aziendali elettriche presentano una deducibilità fiscale che conviene in special modo per le spese di ricarica, che l’azienda che investe nella transizione energetica può mettere in atto. In effetti, i veicoli che rientrano all’interno della categoria della mobilità sostenibile, a zero emissioni, sono in grado di assicurare a chi li sceglie considerevoli benefici, tra i quali la deducibilità relativa ai costi di esercizio.
In particolare, possiamo affermare che le spese dovute alla ricarica delle auto elettriche prese a noleggio da un’azienda sono deducibili, ma l’entità di questo sgravo fiscale può variare in maniera notevole in base alla destinazione d’uso che viene assegnata all’auto in questione. Questa può essere strumentale, ad uso promiscuo oppure personale. A seconda della formula scelta, le spese vengono più o meno contenute, e l’azienda potrà così contare su una sostenibilità finanziaria migliore del servizio, che non graverà in modo significativo sul proprio business.
Le ditte virtuose dal punto di vista eco-friendly, che decidono di equipaggiare i propri lavoratori con un veicolo elettrico per favorire l’ambiente, vengono premiate creando per loro delle condizioni che possano risultare vantaggiose, ad esempio predisponendo degli incentivi fiscali destinati a essere devoluti per l’installazione di colonnine di ricarica e wall box da utilizzare in azienda. Non bisogna inoltre dimenticare che chi sceglie un veicolo a batteria sarà esente dalla tassazione del fringe benefit, che si lega in maniera stretta alle emissioni nocive di anidride carbonica nell’atmosfera, così come dall’Ecotassa che viene applicata sui veicoli che causano un inquinamento superiore a una certa soglia di valori.
Considerando il processo di ricarica in sé, inoltre, quello di un veicolo dotato di batteria elettrica è decisamente inferiore a livello economico, rispetto a quello delle auto dotate di un motore a combustione tradizionale, che prevede il rifornimento di diesel o benzina. Già di per sé quindi possiamo notare un certo vantaggio, ma occorre anche considerare che è possibile dedurre una parte delle spese sostenute. Come accennavamo in precedenza, l’aliquota che viene sottratta può variare a seconda del tipo di utilizzo al quale l’auto aziendale verrà destinata.
La deducibilità delle spese sulle auto elettriche è resa possibile, a livello pratico, dall’articolo 164 del TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi), che sancisce i limiti di deduzione per i componenti negativi nel caso in cui un mezzo di trasporto venga impiegato per portare avanti l’attività. Dal momento che non esistono, formalmente, delle specifiche distinzioni su quali siano le componenti detraibili più nello specifico, è ragionevole includere all’interno di questa categoria anche le ricariche dei veicoli a uso aziendale che montano una batteria elettrica.
Deduzioni dalle spese relative ai veicoli aziendali: cosa prevede il TUIR
Il precedentemente citato articolo 164 del TUIR rappresenta dunque la norma di riferimento per quanto concerne gli estremi della deducibilità dei costi attribuiti alla ricarica delle macchine elettriche noleggiate dalle aziende. Tale normativa attesta al 20% la possibilità di deduzione delle spese, per quanto riguarda le linee guida generali. Tuttavia, come accennavamo, ci possono essere delle variazioni in base alla destinazione d’uso del veicolo che, se viene affidato ai dipendenti per uso promiscuo per il periodo di riferimento dell’imposta, vede aumentare la sua deducibilità fino al 70%. Ciò è possibile proprio perché, in assenza di una precisazione relativa a quale sia nello specifico la natura delle componenti negative contemplate dall’articolo, le ricariche delle auto elettriche vengono assunte come parte di esse.
Apriamo dunque una doverosa parentesi in merito al significato del termine componente negativa di reddito. Con questa espressione ci si riferisce a una spesa che deve essere sostenuta dall’azienda per poter perseguire i suoi obiettivi di mercato e di crescita, quindi al di sotto di questo cappello vengono racchiusi sia beni materiali che immateriali. Tali costi non vengono dedotti all’interno dell’esercizio che li realizza, bensì in quello che li sfrutta per ottenere dei ricavi aziendali in base alle regole vigenti in materia di diritto tributario.
Seguendo questo ragionamento, le auto aziendali elettriche in affitto, possono essere utilizzate in qualità di beni strumentali oppure essere affidate ai dipendenti ad uso promiscuo. In entrambi questi casi è possibile dedurre una parte delle spese che vengono destinate per le ricariche della batteria. Si tratta di un vantaggio consistente, che d’altra parte rappresenta una garanzia per incentivare la crescita della disponibilità, all’interno delle società che si dedicano all’autonoleggio, di flotte aziendali sostenibili per l’ambiente.
Ricarica delle auto aziendali: dettagli sulla deducibilità delle spese
In base a quanto abbiamo precedentemente affermato riguardo l’articolo 164 del TUIR, esiste la possibilità, da parte delle aziende, di contare su una percentuale anche importante di deducibilità dei costi dovuti alla ricarica dei veicoli elettrici presi a noleggio a lungo termine. Le differenze in termini di aliquota sono dovute strettamente al tipo di utilizzo al quale il mezzo di trasporto viene destinato, ma occorre considerare anche le componenti negative che si riferiscono alle vetture che vengono impiegate dalle imprese per portare avanti un’attività, una professione o una forma di arte. Riassumendo, nello specifico possiamo affermare che la deducibilità sia pari al 20% se parliamo di un uso strumentale dei mezzi, mentre questa cifra aumenta al 70% se le auto elettriche sono destinate ad uso promiscuo da parte dei dipendenti. La differenza risiede nel fatto che, nella prima condizione, parliamo di auto che vengono utilizzare esclusivamente per svolgere esercizi che riguardano l’impresa. Si tratta quindi di macchine di esclusiva proprietà della ditta e che non vanno in alcun modo ad arrecare beneficio secondario al lavoratore. Contrariamente al secondo caso, in cui per uso promiscuo si intende un impiego in forma mista, che prevede sia l’utilizzo dell’auto per svolgere attività lavorative che la possibilità, da parte del professionista, di servirsene per motivi strettamente personali.
Inoltre, i benefici derivanti da una vettura elettrica ad uso strumentale si estendono oltre i costi della ricarica e riguardano anche il bollo auto, che può invece essere dedotto interamente rispetto alla spesa prevista. Allo stesso modo, anche i costi relativi a polizza assicurativa RCA e manutenzione, sia ordinaria che straordinaria, sono interamente coperti dall’azienda che fornisce il servizio di noleggio, dal momento che non si tratta di veicoli di proprietà del cliente. Per quanto concerne le auto ad uso promiscuo, invece, la percentuale che è possibile dedurre relativamente a queste spese scende al 70%, indipendentemente dal valore del mezzo a uso del lavoratore.
Infine, tra i vantaggi fiscali rivolti alle aziende che investono nel settore della mobilità elettrica per fornire i loro dipendenti di un mezzo di trasporto, vengono annoverate anche le spese derivanti dal noleggio stesso delle auto aziendali, in modo da rendere questa possibilità ancora più accessibile e sfruttarne la già promettente versatilità. Nello specifico, tra i vantaggi degni di nota occorre sottolineare i benefici relativi alla detraibilità dell’IVA dalle auto elettriche, oltre alla deducibilità dei costi del contratto di noleggio di auto elettriche a lungo termine. A tal proposito, alcune offerte interessanti si possono trovare alla seguente pagina: https://business.rentedrive.it/. Questi elementi costituiscono due ulteriori forti motivazioni per equipaggiare la propria azienda di una flotta green, elettrica e completamente ecosostenibile.