BMW Android Auto: ecco come rimedia a un “errore imperdonabile”

BMW cambia direzione: i nuovi modelli avranno in dotazione Android Auto, software acerrimo nemico di Apple.

BMW Android Auto

Con la messa in commercio delle novità 2020, BMW vuole rimediare ad un “errore” che poteva costare molto caro alla casa automobilistica bavarese. Fino a qualche mese fa soltanto i possessori di un iPhone avevano la possibilità di collegare il proprio smartphone alle vetture del noto brand; una decisione questa che aveva fatto storcere il naso a molti driver, che si vedevano preclusa una funzionalità considerata oggi primaria. Per colmare questa mancanza, BMW è prontamente corsa ai ripari: i nuovi modelli, la cui uscita sul mercato è prevista per luglio 2020, saranno infatti provvisti di Android Auto, acerrimo nemico di Apple.

Una sfida a colpi di tecnologia

A rendere oggi una vettura competitiva sul mercato non sono soltanto le sue prestazioni e l’estetica della carrozzeria; entrambe sono certamente importanti ma a dare valore ad un’auto concorre anche un altro fattore, non meno importante dei precedenti: la presenza a bordo di dispositivi hi-tech.

Sensori e telecamere che assistono il driver nelle manovre di parcheggio o un impianto radio che permette una riproduzione ottimale del suono in tutto l’abitacolo sono aspetti a cui i consumatori – specialmente quelli più giovani – danno peso.

La sfida, che vede tra i partecipanti tutti i grandi brand del settore automotive, si combatte quindi sul campo dell’innovazione tecnologica dove a vincere sono tutti quegli accessori che rendono unica l’esperienza di guida.

Cos’è un sistema di infotainment?

Nel tentativo di superare la concorrenza, le case automobilistiche hanno messo a punto sistemi di infotainment sempre più sofisticati e all’avanguardia.

Come suggerisce il nome stesso, l’infotainment è un impianto multimediale che unisce la possibilità di tenere sotto controllo le informazioniinformation in inglese – relative lo stato dell’auto all’entertainment, cioè l’intrattenimento audio e visivo. Attraverso il display touchscreen, installato nell’abitacolo, il conducente può monitorare parametri come la pressione degli pneumatici o gestire la navigazione satellitare.

La tecnologia è diventata quindi parte integrante di un veicolo in risposta ad un bisogno, condiviso da un numero crescente di consumatori, di essere sempre connessi e aggiornati.

Ritardo “pericoloso” per BMW

Fare a meno dello smartphone, l’esempio più emblematico di come la tecnologia abbia acquisito un ruolo centrale nella nostra vita quotidiana, è difficile, anche durante la guida. Per permettere ai driver di accedere ai contenuti del proprio telefono mentre sono al volante, le case automobilistiche hanno integrato i sistemi di infotainment con i software sviluppati da colossi mondiali dell’informatica; a contendersi il predominio di questo mercato in rapida crescita sono nomi noti come Apple e Android.

In un primo momento BMW aveva reso possibile la compatibilità esclusivamente con il gigante di Steve Jobs; grazie ad Apple CarPlay, le auto del marchio bavarese erano quindi in grado di leggere soltanto i dati provenienti dagli iPhone. La scarsa attenzione verso il suo concorrente Android – sistema operativo molto apprezzato da brand come Huawei e Samsung – ha dato vita, però, a numerose polemiche e lamentele soprattutto tra gli appassionati che si sono sentiti messi da parte.

Per rimediare a un ritardo che molti non le hanno ancora perdonato, BMW è stata “costretta” a cambiare direzione aprendo le porte ad Android. Una prima dimostrazione dell’unione tra Android Auto e BMW è avvenuta sul palcoscenico del CES – Consumer Electronics Show – di Las Vegas, fiera dedicata all’elettronica che quest’anno si è svolta dal 7 al 10 gennaio.

Come funziona Android Auto

Il software, sviluppato da Google nel 2015, permette di visualizzare e accedere ai contenuti del proprio smartphone Android senza neppure toccarlo. L’interfaccia chiara e intuitiva renderà semplice la riproduzione di musica in streaming e la possibilità di effettuare chiamate o inviare messaggi, anche tramite i comandi vocali.

A rendere possibile l’integrazione con il sistema di infotainment di BMW sarà il collegamento wireless, veloce e automatico. Possiamo, quindi, dire che la casa automobilistica bavarese ha saputo farsi perdonare: la facilità di installare su BMW Android Auto ha ricompensato – almeno in parte – i lunghi tempi di attesa. Persino gli appassionati del marchio tedesco non avrebbero gradito un percorso macchinoso e articolato come invece richiede la procedura tramite cavo USB.

Head-up display

BMW ha in serbo anche un’altra novità. I nuovi modelli 2020 avranno, infatti, in dotazione un Head-up Display, grazie al quale la mappa di navigazione verrà proiettata – proprio come fosse un ologramma – direttamente sul parabrezza della vettura.

Il conducente non sarà più costretto a distogliere lo sguardo dalla strada per avere informazioni sul percorso da seguire.

Autore: Massimo Borghetti

Sposato con Barbara e papà di Melissa e Micol, dopo quasi 15 anni di esperienza nel settore aiuto Aziende e professionisti a trarre il massimo dei vantaggi dalla formula del Noleggio a Lungo Termine, consigliando la formula e servizi più adeguati secondo ogni necessità.

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